Convento Di San Francesco

Amandola (FM)

L’edificio si colloca in posizione rilevante nel tessuto morfologico della città poiché sorge all’incrocio dei due assi urbani che collegano le porte di accesso al centro storico.

Il progetto ha previsto un restauro filologico di parte del complesso, che mantenesse struttura e tipologia architettonica originali, per la realizzazione di un Centro Visita con destinazione a Museo Antropogeografico del Parco Nazionale dei Sibillini, in cui esporre tutte le documentazioni relative al territorio e fornire le informazioni turistiche.

Dai rilievi si sono evidenziati i numerosi interventi nel corso del tempo che, pur non avendo alterato la tipologia dello stabile, hanno introdotto elementi strutturali e materiali estranei agli originali (sostituzione di solai lignei con solai in latero-cemento, murature con tramezzi in forati).

Da un punto di vista statico non si evidenziavano gravi dissesti mentre i cedimenti di alcune volte erano dovuti al deterioramento dei materiali, infiltrazioni d’acqua, sconnessioni locali.

Sotto il profilo strutturale è stato realizzato quindi il consolidamento delle volte del loggiato e del terrazzo del fronte sud, la revisione delle tirantature di ferro, il trattamento e l’integrazione delle strutture lignee del piano primo e la ricostruzione del volume superiore del loggiato. Operata la completa revisione delle coperture in coppi con smontaggio del manto, posa di guaina impermeabilizzante e rimontaggio con reintegro degli elementi.

Lo stato di conservazione delle pavimentazioni in cotto era compromesso, in alcuni casi erano state sostituite da graniglia, battuto di cemento o tavolato in legno.

Queste sono state smontate per intervenire sulle strutture sottostanti, rimontate, integrate e trattate.

Le pavimentazioni diverse dal cotto sono state rimosse e sostituite con altre in cotto provenienti da precedenti recuperi, tranne il tavolato in legno dell’archivio che è stato restaurato.

I paramenti in laterizio faccia a vista sono stati restaurati con scarnitura delle connessure, reintegro delle parti espulse o deteriorate, stuccatura e lavaggio; gli intonaci esterni, in pessimo stato di conservazione, sono stati interamente rifatti mentre quelli interni a calce sono stati semplicemente ripresi nelle parti deteriorate.

Gronde e pluviali in lamiera zincata, che versavano in pessimo stato, sono stati sostituiti, così come gli infissi esterni in legno, fortemente deteriorati o mancanti, con infissi in castagno; gli infissi in ferro dell’attuale archivio sono stati restaurati così come gli infissi del loggiato sul lato meridionale. Sono state invece rimosse le finestre inserite a tamponatura nel loggiato al primo piano con conseguente restauro di capitelli e basamenti in arenaria scolpita delle colonnine in cotto che le dividevano.

E’ stato ricostruito il vano loggiato al secondo livello, al posto della terrazza, con struttura in ferro e copertura in laterizio simile all’esistente. Le porte e i portoni, di buona fattura, sono stati sverniciati, trattati ed è stata sostituita la ferramenta.

Per adibire le parti del complesso conventuale a museo sono state realizzate una serie di opere che, nel rispetto della tipologia originaria, avrebbero garantito la fruizione degli spazi adeguati al nuovo uso. L’intera superficie interessata dal museo è stata dotata di segnaletica di sicurezza, porte tagliafuoco, estintori e impianto di rilevazione dei fumi.

SCHEDA LAVORO

Committenza:
Comune di Amandola
Progettista:
Arch. Fabrizio Torresi
Società realizzatrice:
D’Adiutorio S.r.l.
Anno realizzazione:
2000
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